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Poesia di Maria Tartaglino sull’Eucarestia
Tu soffri un lento martirio d’amore.
T’intende soltanto quell’alma gentile.
Che vuole conoscerti, amarti e servire.
Perché non si ode linguaggio divino
Avendoti sempre a noi sì vicino?
Che Tu gli creasti in soffio d’amore?
Perché sulla Terra ei cerca vittoria?
Però non riceve che effimera gloria.
Ricerca nel fango la gioia e l’amore,
non trova che scorno e amaro dolore.
Ognora Tu cerchi, con sguardo ansioso,
il cuore traviato, qual Padre amoroso.
Ridona, o Signore, un raggio di fede,
a chi non Ti cerca e a Te non ci crede.
Vorrei intrecciarti ghirlande di cuori,
di anime pure quai teneri fiori.
Vorrei regalarti corone di amanti,
di cuori pentiti, ma fervidi e santi.
Almeno dal cuore a Te consacrato,
ritorni ogni giorno ognor consolato.
Seguiamolo, adunque,
con fervido ardore,
nel santo gioire,
nel crudo dolore.
Foglietto n.34
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